In inverno si tende inevitabilmente a passare più tempo in ambienti chiusi, riscaldati e spesso umidi, come gli uffici, le scuole, la casa, i mezzi di trasporto pubblici, tutte situazioni che presentano caratteristiche ottimali per:
- la proliferazione di microrganismi quali i virus e i batteri
- la loro diffusione attraverso il contatto fisico tra persone o tramite le goccioline di saliva.
Inoltre, l’aria asciutta creata dagli impianti di riscaldamento favorisce la disidratazione della mucosa nasale rendendo così vulnerabile una delle prime barriere difensive del nostro organismo nei confronti dei virus respiratori, e favorendo al contempo la proliferazione degli agenti patogeni all’interno del tratto respiratorio superiore.
Il freddo, poi, rende più semplice l’ingresso dei virus e dei batteri perché in un certo senso rallenta uno dei nostri naturali meccanismi di difesa, ovvero il movimento delle “ciglia” che rivestono le nostre mucose respiratorie, veri e propri “spazzini” del nostro organismo, deputate a spostare verso l’esterno il muco che contiene polveri e minuscoli corpi estranei penetrati nelle nostre vie aeree, compresi i virus e i batteri. Le basse temperature rallentano il movimento di queste “ciglia” e quindi anche l’espulsione di questi eventuali intrusi.
Possiamo quindi affermare che l’agente scatenante dei fastidi invernali non è tanto il freddo quanto piuttosto… i virus e i batteri!



